Triste record per l'Italia. Ultima nell'Unione per investimenti nell'educazione. Penultima per la cultura

di redazione Euroroma 27/03/2016 CULTURA E SOCIETÀ
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L'italia è all'ultimo posto nell'Unione europea per percentuale di spesa pubblica destinata all'educazione (7,9% nel 2014 a fronte del 10,2% medio Ue) e al penultimo posto per quella destinata alla cultura (1,4% a fronte del 2,1% medio Ue).

 I dati sconfortanti emergono da una ricerca eurostat sulla spesa governativa divisa per funzione secondo i quali è invece più alta della media la percentuale di spesa per la protezione sociale (41,8% a fronte del 40,2% dell'ue a 28) e per i 'servizi generali' (comprensivi degli interessi sul debito).

Hai voglia  a proclami, a scontri e dibattiti televisivi, a riforme, più o meno utili ed efficienti, vedi Riforma Buona scuola, ma il nostro paese non riesce, praticamente da tre decenni, a invertire la rotta e a ridare slancio all'unico settore per il quale occorrerebbe un progetto a lunga scadenza degli investimenti. Scuola, cultura, arte, musei, sono ambiti che necessitano di politiche forti, lungimiranti, non ripiegate sul breve orizzonte delle competizioni elettorali. E' un ambito stratetegico al pari di quello energetico, altro settore in cui siamo messi non bene.

I dati eurostat preoccupano perchè la percentuale di spesa per educazione è scesa  nel 2014 di 0,1 punti rispetto al 2013. Se si guarda alla percentuale sul Pil - rileva l'Eurostat - la spesa italiana per l'educazione è al 4,1% a fronte del 4,9% medio Ue, penultima dopo la Romania (3%) insieme a Spagna, Bulgaria e Slovacchia.

Nell'istruzione la spesa è in linea con la media nell'educazione primaria, più bassa per quella secondaria mentre è molto inferiore per l'educazione terziaria ovvero universitaria e post universitaria e nella ricerca. La spesa in percentuale sul pil nell'educazione terziaria è allo 0,8% in media Ue e allo 0,3% in Italia mentre se si guarda alla percentuale sulla spesa pubblica l'Ue si attesta in media sull'1,6% e l'Italia sullo 0,7%. Nella spesa per l'istruzione terziaria il nostro paese è fanalino di coda in Ue, lontanissimo dai livelli tedeschi (0,9% sul pil e 2% sulla spesa pubblica).  

  La spesa pubblica nel 2014 in Italia è stata pari al 51,3% del pil (48,2% la media Ue), in crescita, ma al di sotto di quella francese (57,5%), belga e di diversi paesi del nord Europa 


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